"Raul"


* L'ambientazione dell'opera è stata realizzata con strumenti di AI. Dimensioni e particolari grafici possono differire dall'originale. Si consiglia di far sempre riferimento ai dettagli forniti nella sezione "Maggiori Informazioni".
In uno spazio indefinito, a metà tra la linea immaginaria che separa il poi da ciò che è stato, un giovane leone ancora immaturo nella ferocia delle sue sembianze si interroga su cosa sarà il futuro. Conscio solo in parte del copione a lui riservato, osserva quel trono e la vastità del suo regno con l’ultimo anelito di distacco emotivo prima che quella criniera sartoriale divenga per sempre il sigillo sul suo destino da predatore. Nell’attimo stesso in cui il suo sguardo volgerà ad est tutto cambierà. La sua postura incerta lascerà spazio alla possanza delle sue orme, il fratello diverrà sconosciuto, il gioco agguato mortale, il dolce abbraccio del branco sostituito dal gelido mantello della solitudine dei numeri primi. L’ultimo fotogramma di un cucciolo diventato adulto. Fuori campo, il mondo osserva, atterrito dall’incertezza del non sapere, quella figura che si erge alla ultime luci del tramonto fiutando l’aria e si interroga se despota, assassino o Re indulgente sarà la sua leggenda. Il regno di Raul è iniziato.
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