Inscindibile e imprescindibile da "Il Pensatore" ( opera della collezione Scent of Wolf ), Milady è il racconto di come il ricordo di un volto amato possa smaterializzarsi in un pensiero e volare oltre le distanze, le catene delle proprie convinzioni e  le paure del "ma se domani", per andare ad accarezzare lieve quel viso, quella bocca, quegli occhi di un lupo pensatore accovacciato sulla rupe più alta. Ma Milady è capace di vivere anche di luce propria. Ed ecco allora che proprio dalla luce e grazie ad essa si fanno strada tra linee marcate poche nudità eleganti, ostentate con quel superbo charme di chi conosce l'antica arte dell'ammaliare, con la consapevolezza di chi conosce il canone inverso della bellezza, lo domina e lo riscrive ogni volta a suo piacimento, a suo esclusivo beneficio e vantaggio affinché sia la melodia del suo corpo ad incantare, dall'osservatore fino a lei sopra un pentagramma infinito.