Archetipo ad Arona: vernissage e riflessioni
- artearchetipo
- 27 ott 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 9 mar
Questo weekend siamo stati ospiti di una piccola perla sul lago Maggiore, Arona, e dell’associazione culturale il Laboratorio Artistico La Fenice davvero accogliente. Le opere che abbiamo deciso di condividere hanno suscitato interesse in un pubblico devo dire eterogeneo e questo è stato ancora più gratificante.
Qualche anno fa ormai, una personalità non proprio armonica in ambito lavorativo sosteneva che non ero in grado di avere pensiero strategico, progettualità e una miriade di altri attributi. Adesso a distanza di qualche tempo, ora che non ho più una scrivania ma uno studio pieno di tele bianche, colori, libri e serenità, oggi che la spirale è stata fermata e trasformata in slancio verso l’alto, oggi che l’anonimato avvolge quella personalità poco armonica di cui sopra mentre io ho ripreso a camminare a testa alta, oggi posso riaffermare con certezza che pensiero strategico e tutti gli altri attributi che possono arricchire (ma non definire!) il DNA di un imprenditore e di un artista sono ben radicati in me, in questo progetto e nelle persone che mi circondano. Il progetto Archetipo Artenauta viaggia verso i suoi due anni e nonostante ci sia ancora tanto da fare, tanto è stato fatto e bene:
La strategia è chiara: vogliamo trasmettere attraverso suggestioni artistiche la necessità di tornare alle origini della bellezza, senza sublimazioni spinte all’eccesso anche se questo dovesse imporci di non seguire i trend di cosa vuole il mercato dell’arte.
Il riscontro del mercato è positivo. Nonostante il contesto delle vendite nel campo dell’arte sia in una fase interlocutoria con l’ingresso prorompente del IA per generare opere artistiche, le nostre opere in questo biennio hanno arredato non pochi spazi. Per dirla semplice: vendiamo, i numeri ci sono ma non per questo snaturiamo i nostri principi solo per strafare. Non è per questo che abbiamo fondato Archetipo Artenauta.
Comunicazione e social: anche qui la scelta è chiara e guidata dalla nostra di visione. Noi comunichiamo ciò che siamo, può piacere o meno, possiamo essere di tendenza o meno non importa. Sono convinto che trend e tendenze sono solo conseguenze e non quello che deve guidare. Il nostro pubblico è esattamente lo specchio di questa scelta. Facile comprare consenso, difficile poi quando si pubblicano contenuti riportare in pari la forbice tra consenso farlocco e apprezzamento reale per ciò che si trasmette. Ad oggi le nostre interazioni con chi ci segue rispecchiano questa filosofia e nel nostro piccolo la percentuale di conversione di un apprezzamento in acquisto ha raggiunto livelli che ci confermano che riusciamo a comunicare davvero con chi ci interessa. Siamo arrivati?: No! siamo però coerenti e focalizzati.
Partnership e relazioni intime. Sulle prime abbiamo ancora tanto da imparare e da sperimentare. In questi anni abbiamo avuto alti e bassi ma credo sinceramente fosse frutto dell’inesperienza. Oggi che il progetto è più maturo ci stiamo circondando di realtà imprenditoriali più affini alle nostre idee e i risultati arrivano e arriveranno ancora di più nel 2025. Sulle relazioni intime, come mi piace definirle, mi torna alla mente una di quelle espressioni un po’ da slang boomer: solo cose belle. Siamo un duo, ognuno con le sue competenze, ognuno con i suoi ambiti di lavoro. Ci ascoltiamo e ci contaminiamo. Siamo pronti a dire mi sono sbagliato e a tendere una mano se c’è bisogno. Di una cosa vado fiero: nessuna delle persone con cui collaboriamo è stata o viene mai trattata con sufficienza. Diamo importanza a tutti, soprattutto alle loro idee. Alcuni retaggi del passato sono rimasti nel passato come era giusto che fosse.
Chi ci segue da qualche anno sa che Archetipo Artenauta è un progetto che rappresenta solo in parte un complesso di ambiti di cui la parte artistica è il collante. Adesso che anche gli altri ambiti, quasi tutti privati, viaggiano alla stessa velocità, possiamo ritornare a concentrarci con più focus sui progetti artistici del 2025-26. Le idee sono tante così come i punti fermi. Nei prossimi mesi metteremo qualche post-it su cosa vogliamo realizzare su una parete bianca e, con molta sincerità, so già che ne butteremo tanti nel cestino e ne terremo pochi ma in linea con le nostra ambizione: non diventare schiavi di un archetipo ma viverlo, viverlo bene, comunicando ciò che riteniamo possa essere un’eredità utile e cioè che la bellezza non è un canone ma un modo di guardare quella magnifica imperfezione innata che ogni essere vivente porta con sé.
Arona e il Laboratorio Artistico La Fenice ci ospiteranno fino al 10 novembre. Ad attendervi troverete Antonella Avallone, Curatrice Artistica che ben ci conosce e che vi porterà dentro il nostro mondo e dentro il mondo intimo di ogni artista esposto, come è giusto che venga vissuta una manifestazione come questa, intimamente e con poco rumore.
Vi lascio un breve clip di questo pomeriggio piovoso, riflessivo e ricco di colori, cosi come ambisco che sia il mondo.
A presto!
Marco
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